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USB firma il contratto Funzioni Centrali 2019-2021 ma continuerà a lottare contro la norma capestro che nega la democrazia

Nazionale -

Come deciso all’indomani della consultazione sui contenuti del Contratto collettivo nazionale di lavoro delle Funzioni Centrali 2019-2021, questa mattina la USB ha firmato la ratifica dell’accordo passato al vaglio degli organi di controllo. È una firma necessaria per poter continuare a svolgere la funzione di rappresentanza dei lavoratori ai tavoli sindacali aziendali, poiché l’art. 7 del CCNL nega il diritto all’informazione, al confronto, alla contrattazione integrativa, ai sindacati che non sottoscrivono il contratto collettivo. Una norma capestro, che non deriva da disposizioni legislative ma da scelte esclusivamente contrattuali. USB ha cercato ancora una volta di convincere le altre organizzazioni sindacali a modificare una norma palesemente antidemocratica, che impedisce di valutare serenamente i contenuti dei contratti, ma nessuno ha voluto sostenere la richiesta.

Sui contenuti del contratto USB ha già scritto e detto molto. Il CCNL 2019-2021 passerà alla storia per l’introduzione dell’area delle elevate professionalità e per il peso che la valutazione individuale avrà sull’intera vita lavorativa. Ci si deve preparare a fronteggiare una situazione in cui la generalità dei lavoratori vivrà sempre di più condizioni di subalternità alla classe dirigente e la presenza di USB ai tavoli di contrattazione integrativa è in questo senso una garanzia. Al tempo stesso USB rivendica con forza la previsione della norma di prima applicazione, frutto di una lotta portata avanti per anni con determinazione e costanza, che fino a dicembre 2024 permetterà di transitare all’area superiore senza il titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, anche se si è consapevoli che quella norma non risolva definitivamente il problema del mansionismo che continuerà ad interessare migliaia di lavoratrici e lavoratori del Comparto. Sarebbe stato necessario un diverso sistema di classificazione, mentre si è scelto un modello conservativo con tre diverse aree e una quarta decisa per legge che introduce in modo surrettizio la vice dirigenza. Anche sulla regolamentazione del lavoro agile si poteva fare di più, valorizzando una modalità lavorativa nata per conciliare meglio tempi di vita e di lavoro. In generale, i piccoli miglioramenti ottenuti rispetto ai precedenti contratti, per esempio sui permessi e sulle ferie, non sono sufficienti ad esprimere un giudizio di soddisfazione rispetto ai contenuti complessivi del contratto.

Ora la palla passa al confronto aziendale, ma si pone immediatamente la necessità di aprire la stagione contrattuale 2022-2024 per ottenere quegli incrementi contrattuali negati nella tornata appena conclusa. L’esiguità degli aumenti mensili è già stata ampiamente erosa dall’impennata dei costi energetici e dal conseguente generale innalzamento dei prezzi di tutti i generi di consumo. Gli arretrati del contratto che a breve arriveranno in busta paga e che corrispondono a tre anni e mezzo d’incremento contrattuale, rappresentano una boccata d’ossigeno per i lavoratori costretti a fare i conti con un’impennata del costo della vita a causa della guerra, ma non bastano! Il valore delle retribuzioni, già compromesso dai sei anni di blocco della contrattazione tra il 2009 e il 2015, ora rischia di arretrare ulteriormente a causa dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita. Non c’è solo una guerra militare nel cuore dell’Europa, ma una guerra economica della quale non è ancora chiaro il punto d’arrivo mentre sono già palesi le conseguenze negative che avrà sulle classi lavoratrici e sulla spesa sociale.

USB è già scesa in piazza lo scorso 22 aprile al grido di “Abbassate le armi e alzate i salari”, un grido che non è uno slogan ma un programma di lavoro sindacale che continuerà nei prossimi mesi. Allo stesso tempo proseguirà l’impegno della USB Pubblico Impiego contro la vergognosa norma contrattuale che nega la democrazia e costringe a firmare i contratti indipendentemente dai loro contenuti.

 

USB Pubblico Impiego - Funzioni Centrali

Roma, 9 maggio 2022