USB Lombardia ottiene giustizia in tribunale contro l’arroganza di Nava Press e la complicità di Slc-Cgil e Uilcom-Uil
Il Tribunale di Milano con sentenza del 30/06/2021 accoglie il ricorso promosso dai legali di USB contro Nava Press srl di Milano e dichiara l’illegittimità della collocazione del lavoratore in cassa integrazione straordinaria a zero ore e per l’effetto condanna la società al pagamento delle differenze retributive dal 14/10/2019 sino alla data di effettiva ripresa del lavoro.
Nell’ottobre del 2019 Nava Press Srl sottoscrive con i sindacati confederali un accordo che prevede esuberi, prepensionamenti e l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria: un accordo che viene utilizzato dalla società per tentare di liberarsi di alcuni lavoratori con il silenzio e assenso di SLC-CGIL Milano e UILCOM-UIL Milano.
Fin da subito 5 lavoratori, di cui 4 iscritti a USB, ricevono una raccomandata che comunica loro che dal 14/10/2019 sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore fino a nuova comunicazione. Da lì inizia un calvario per questi lavoratori che non rientreranno più in azienda, pur avendo evidenza che i colleghi (con le stesse mansioni e livelli) continuano a lavorare con periodi di pochissimi giorni al mese di cassa integrazione a rotazione e perfino periodi di ore di straordinario, previste da un accordo di secondo livello sulla flessibilità.
Nonostante le iniziative sindacali e il coinvolgimento delle istituzioni, nessuno ha mosso un dito per porre rimedio a questa situazione scellerata, obbligando USB a promuovere una causa a tutela dei lavoratori, che complice la pandemia si è protratta più del dovuto.
Nell’arco di questi 20 mesi quattro dei cinque lavoratori, messi alle strette da una situazione economica e familiare non più sostenibile, hanno conciliato la risoluzione del contratto a fronte di un incentivo economico.
Finalmente in data 30 giugno 2021 il giudice del Tribunale di Milano dichiara l’illegittimità della collocazione del lavoratore in cassa integrazione straordinaria a zero ore e per l’effetto condanna Nava Press Srl al pagamento delle differenze retributive dal 14/10/2019 sino alla data di effettivo rientro del lavoratore.
Ora attendiamo le motivazioni, soddisfatti dall’esito della sentenza che rende giustizia contro l’arroganza aziendale e di quei sindacati presenti in azienda che con il loro silenzio hanno avvallato l’operato aziendale.