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Argomento:

USB scrive al Mibact e ad Ales: tutelare i lavoratori dal mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato

Roma -

USB ha inviato oggi una nota al Ministero dei Beni Culturali e ad Ales S.p.A. al fine di tutelare le lavoratrici e i lavoratori affinché non si ripeta quanto accaduto durante il lockdown di marzo, con il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato.

Chiediamo che la società anticipi e integri il FIS e che non si incida sugli istituti contrattuali dei dipendenti.

Nessuno deve restare indietro!

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 Spett.li

Società ALES S.p.a.

infoales-spa@pec.it

 

  1. c. Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo

c.a. On. Ministro

avv. Dario Franceschini

gabinetto@beniculturali.it

mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it

Segretario Generale

dott. Salvatore Nastasi

mbac-sg@mailcert.beniculturali.it

sg@beniculturali.it

 

Direttore Generale Bilancio

Dott. Paolo D’Angeli

mbac-dg-bi@mailcert.beniculturali.it

dg-bi@beniculturali.it

 

Oggetto: chiusura al pubblico dal 6 novembre al 3 dicembre 2020 di musei, archivi, biblioteche, aree archeologiche e complessi monumentali.

Con le chiusure di musei e luoghi della cultura previste dal nuovo DPCM è tornata l'incertezza per il personale di Ales s.p.a. I lavoratori e le lavoratrici della società in-house del MIBACT hanno passato mesi a garantire, insieme ai colleghi dipendenti del Ministero,la fruizione dei Beni Culturali, nostri Beni Comuni, nel rispetto dei provvedimenti anti-contagio.

Ora nella difficile situazione pandemica, sanitaria, salariale, economica e sociale,questa nuova serrata alimenta nuove paure tra le lavoratrici e lavoratori.

USB Pubblico Impiego e USB Lavoro Privato sono qui a chiedere con fermezza al Ministero presieduto dall'On. Avv. Dario Franceschini e all'Azienda, di non ripetere quanto fatto a Marzo, con il congelamento delle attività presso gli istituti e il mancato rinnovo dei contratti dei lavoratori in scadenza, anche in riferimento alla norma che vieta i licenziamenti fino al mese di marzo 2021.

In merito a ciò chiediamo la salvaguardia della continuità del rapporto di lavoro e del reddito anche ripensando a temporanee, fino alla scadenza dell’ultimo DPCM del 05 novembre c.a. forme di utilizzo diverso, dalle proprie mansioni, del personale Ales.

Il ricorso all’utilizzo del FIS (Fondo integrazione salariale)previsto per legge, che l’Azienda oltretutto anticiperà ai dipendenti, comportamento apprezzato dalla scrivente O.S. e dai lavoratori, non può essere subordinato al sacrificio delle ferie. Le ferie, infatti, come ribadito più volte anche in sede giurisprudenziale, hanno il fine del recupero psicofisico del lavoratore.

Ciò non può essere assicurato in un momento di emergenza come questo, ai sensi dell’Art. 36 della Costituzione Italiana e dell’art. 2109 del Codice Civile, e non è pertanto ammissibile un utilizzo coatto delle ferie maturate per coprire la sospensione dell'attività lavorativa.

Diverso è favorire le ferie da parte dell’azienda per quei lavoratori che ne facciano richiesta.

La scrivente O.S. intende anche rilevare come nell'utilizzo degli ammortizzatori sociali l'Azienda dovrebbe garantire equità di trattamento e di reddito fra i lavoratori. Organizzando un sistema di rotazione paritaria fra il personale addetto all'accoglienza e alla vigilanza della stessa città, che distribuisca il peso della riduzione salariale e delle attività che attualmente gravano in maniera iniqua solo sulle spalle di alcuni. A proposito di uguaglianza del reddito tra i lavoratori del Mibact e quelli di Ales che, considerata la forte carenza di personale “pubblico” all'interno degli istituti culturali vengono assunti per svolgere le stesse mansioni, la riduzione del salario mensile per coloro che sono collocati in FIS deve essere integrata dall'Azienda.

Tutto questo garantendo sempre la sicurezza e la salute dei lavoratori e lavoratrici in questa difficile fase emergenziale.

Inoltre si ricorda anche che il largo ricorso al lavoro in somministrazione in alcuni siti operativi darà origine, a un numero rilevante di lavoratori che resteranno senza occupazione, con tutele scarse e incerte. 

Per quanto sopra questa O.S. rivolge un appello accorato al Ministro e al Segretario generale del Mibact, già interessato alle problematiche dei lavoratori Ales, a dare mandato, politico ed economico, alla Sua società per mantenere gli attuali livelli occupazionali e salariali.

In attesa di un riscontro positivo si inviano Cordiali Saluti.

Roma, 09 novembre 2020

 

                                                                                              P/USB MIBACT

                                                                                              Domenico Blasi

 

                                                                                              P/USB LAVORO PRIVATO

                                                                                              Francesca Pulice