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Università, USB chiede e La CRUI risponde: arduo il percorso verso la costruzione della cultura di pace

Roma -

Nella giornata di ieri 23 maggio USB PI Università ha tenuto un presidio in contemporanea alla riunione mensile della Conferenza dei Rettori (CRUI) insieme ad altre realtà e studenti impegnati in azioni di protesta contro la guerra e il genocidio del popolo palestinese.

Da subito, è apparso chiaro che l'iniziativa non era gradita ai Rettori. Anche se con qualche difficoltà, tuttavia abbiamo ottenuto che una delegazione venisse ricevuta ma, incomprensibilmente, è stata negata la presenza di una rappresentanza degli  studenti. Abbiamo incontrato il Rettore Cupertino del Politecnico di Bari e il Rettore Priolo dell'Università di Catania, in qualità di rappresentanti della CRUI. L'incontro, sebbene informale, ci ha consentito di consegnare i nostri documenti e soprattutto di esporre le nostre ragioni e posizioni.

Abbiamo spiegato la necessità che la CRUI si esprimesse pubblicamente contro lo sterminio del Popolo palestinese, in primo luogo per chiamare i singoli Rettori, in virtù dell’autonomia di ogni Ateneo, a mettere in campo le azioni di contrasto sociale e culturale nei confronti di Israele, a rescindere le cooperazioni con le istituzioni e università israeliane e la filiera bellica, a consentire la libera espressione del dissenso e il dialogo con le studentesse e gli studenti in protesta negli Atenei.

Inoltre, abbiamo potuto chiarire il significato simbolico che una ferma condanna morale da parte della CRUI contro le atrocità commesse del Governo Israeliano avrebbe potuto produrre sia verso il nostro Governo, ancora troppo pavido, sia verso gli studenti con un insegnamento etico e di valore morale - "Non bastano le ragioni economiche a farci accettare la violenza e i soprusi di chiunque".

Entrambi i Rettori si sono impegnati a riportare documenti e considerazioni in sede plenaria e anche a dare una risposta alle nostre richieste.

La risposta, che è arrivata diverse ore dopo, accoglie molto parzialmente le nostre richieste. Infatti, sebbene non vengano poste in discussione le collaborazioni in corso, la CRUI impegna l'intero sistema delle Università ad una complessiva maggiore attenzione agli usi della ricerca per evitare al massimo gli usi bellici.

Si impegna a sostenere gli studenti palestinesi e ribadisce il ruolo degli Atenei come spazio libero di dibattito, dove tutte le idee devono poter trovare spazio senza tentativi di repressione.

Ma è soprattutto un concetto espresso nella Conferenza dei Rettori, che riteniamo un primo timido, ma importante, passo: la CRUI conferma che "il massacro di Civili che dal 7 ottobre è stato perpetrato nella striscia di Gaza e la contemporanea distruzione di tutte le infrastrutture, non ultime le Università, hanno ormai superato ogni limite accettabile"

Una affermazione che, a nostro avviso, è un piccolo passo verso la direzione giusta. USB Università continuerà a vigilare e ad agire, fuori e dentro ogni singolo Ateneo, perché le parole si trasformino in azioni concrete. Il percorso verso la costruzione della cultura di pace è ancora lungo e difficoltoso e continuano le proteste degli studenti. 

Roma, 24 maggio 2024

USB P.I. Università