Vertenza Softlab Tech: l’azienda annuncia l’avvio dei pagamenti, ma la partita resta aperta e si gioca al Ministero
Nel corso dell’incontro di oggi, Softlab Tech ha comunicato di aver presentato il proprio piano di concordato preventivo, la cui ammissione sarà oggetto di una decisione che è stata posticipata alla giornata del 12 novembre. In attesa del pronunciamento, l’azienda ha dichiarato di voler avviare già da oggi i primi pagamenti a favore dei lavoratori ancora in forza, partendo dalle spettanze più arretrate, e di procedere successivamente con quelli cessati.
Secondo quanto riferito dai legali dell’azienda, la decisione di iniziare i pagamenti anticipa il percorso previsto dal piano concordatario, che punta alla copertura di tutti i crediti maturati dai lavoratori, inclusi TFR e fondi previdenziali (Cometa), e all’estinzione complessiva dei debiti verso il personale.
L’azienda si è detta fiduciosa sull’accoglimento del piano da parte del Tribunale e ha definito “un segnale positivo” l’avvio del pagamento scaglionato delle retribuzioni. Tuttavia, ha precisato che la roadmap dei pagamenti è parte integrante del piano e non può essere divulgata fino all’autorizzazione del Tribunale.
USB ha sottolineato che, sebbene l’inizio dei pagamenti rappresenti un fatto positivo per chi da mesi non percepisce lo stipendio, questa scelta avviene solo ora nell’ambito del piano di concordato, e non certo per libera volontà dell’azienda. Inoltre, resta aperto il nodo del tempo necessario a completare il percorso di ricollocazione dei lavoratori, che richiederà un intervento istituzionale e la proroga degli ammortizzatori sociali, sul quale la società non si è ancora voluta esprimere.
È probabile che la data del 12 novembre, individuata per la decisione del Tribunale sull’ammissione al concordato, abbia inciso anche sullo spostamento del tavolo ministeriale al MIMIT, inizialmente previsto per l’11 e ora rinviato al 27 novembre, per consentire una discussione aggiornata sugli sviluppi giudiziari e sulle prospettive del piano.
Per USB, la questione centrale resta ora quella di individuare al tavolo ministeriale la soluzione complessiva che garantisca il futuro occupazionale di tutti i lavoratori di Softlab Tech. È da lì che deve arrivare la risposta in grado di tenere insieme il percorso di ricollocazione e la tutela delle professionalità, secondo quanto abbiamo più volte rivendicato in tutte le sedi. C’è grande aspettativa verso il confronto del 27 novembre, ma questa aspettativa potrà tradursi in risultati concreti solo se istituzioni e azienda sapranno costruire gli incastri necessari a dare una prospettiva reale a tutte le lavoratrici e i lavoratori.
USB Lavoro Privato – Categoria Operaia dell’Industria Nazionale