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VIGILI DEL FUOCO: "BICICLETTATA" DI PROTESTA RdB-CUB DAL VIMINALE AL PARLAMENTO. CONSEGNATO UN PINOCCHIO A MARONI

Jiritano (RdB P.I.), Dal governo una elemosina offensiva, continueremo a mobilitarci

Roma -

In bicicletta per denunciare le insostenibili condizioni di lavoro. Così hanno manifestato circa 50 fra coordinatori nazionali e territoriali della RdB-CUB Vigili del Fuoco, che questa mattina a Roma hanno inforcato le due ruote e, con un’autopompa a pedali, hanno raggiunto prima il Viminale e poi il Parlamento.

 

Il colorato corteo, a cui ha potuto partecipare solo chi non era impegnato nelle operazioni in corso, è stato organizzato dalla RdB-CUB P.I. per protestare contro le decisioni del governo, che in fase di conversione in legge del decreto Abruzzo ha ritirato le risorse stanziate per uomini e mezzi del Corpo dei VVF.

Al Viminale i rappresentanti RdB VVF hanno infatti consegnato un pinocchio per il Ministro degli Interni Maroni, il quale al suo insediamento aveva promesso migliori condizioni economiche e lavorative per i pompieri. Lungo il percorso verso il Parlamento la manifestazione ha ricevuto tanta solidarietà dai cittadini, a cui sono stati distribuiti volantini informativi sulla condizione dei VVF.

 

“A fronte di stipendi vergognosi, orari di lavoro h/24, straordinari non pagati e mezzi usurati, il governo ha stanziato una presunta indennità di circa un Euro per ogni vigile del fuoco”, spiega Antonio Jiritano, della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.. “Questi soldi saranno poi da dividere con la Polizia e la Protezione civile per le sole attività straordinarie nelle zone terremotate e per mantenere lo stesso contingente di uomini e mezzi per il G8”.

 

 “Al di là di tante promesse e tanti encomi, dagli angeli del soccorso agli eroi del terremoto - prosegue Jiritano -  la risposta reale ricevuta dal governo è un’offensiva elemosina ed aggrava le attività operative del Corpo Nazionale, che si appresta ad una campagna antincendio con automezzi desueti ed un organico ormai al limite, con il quale non si riesce a far fronte alle richieste di intervento da parte della popolazione se non richiamando personale precario che non verrà mai assunto. Questa è la dimostrazione del fallimento delle politiche concertative. Dal canto nostro – conclude il dirigente RdB-CUB  - continueremo a mobilitarci per non diventare sempre più simili nelle funzioni ad un corpo di polizia e per rafforzare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro e sul territorio. Pertanto confermiamo la nostra partecipazione alla manifestazione indetta all’Aquila per il 10 luglio dal sindacalismo di base”.