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Vigili del Fuoco, sciopero nazionale 7 settembre: basta con l'abbandono del Corpo

Nazionale -

Ormai la misura è colma. Con questa tendenza si rischia di non assicurare uno standard di soccorso adeguato e di mettere a repentaglio la sicurezza degli operatori a causa dei continui tagli. Servono più uomini e mezzi, oltre che uno stipendio dignitoso. Da anni ormai USB chiede un'attenzione diversa da parte di tutti per i vigili del fuoco. Lo facciamo a volte con toni forti ma mai in maniera vacua. Lo dimostra il fatto che oggi siamo arrivati all'estremo strumento per portare in maniera incisiva le problematiche del Corpo nazionale all'attenzione del paese e chiedere all'amministrazione una forte presa di coscienza per l'ignavia con cui lavora facendo scivolare nell'insicurezza i lavoratori, le loro famiglie e il paese intero. Tutti vedono ogni giorno nei telegiornali l'abnegazione delle donne e degli uomini del Corpo Nazionale su scenari sempre più apocalittici. Ebbene oggi questi lavoratori rivendicano la distribuzione di soldi destinati a loro ormai da anni. Chiedono il rispetto del contratto firmato a febbraio comprensivo della parte economica. Chiedono certezza nella progressione di carriera anche nei ruoli specialistici. Chiedono certezza nelle mobilità interne, tutela delle leggi speciali, tutela delle anzianità di servizio e rispetto di accordi sottoscritti. In questo quadro desolante che svuota le nostre sedi di servizio con carenze che possono diventare letali per i territori e per i lavoratori USB reclama con forza nuove assunzioni e mezzi idonei alle emergenze dei nostri giorni, chiedendo una formazione più moderna e professionalizzante, riconoscendo al personale formatore aggiornamento e specificità. Lo sciopero è ormai l’unica risposta che può ricevere la politica e l’amministrazione, complici dello smantellamento del Corpo più amato dal Paese.

La situazione già precaria precipita nella solita gestione del pompiere sempre a lavoro e in questo scenario chi ci rimette? I cittadini, stretti nella morsa di uno stato sociale assente dove i lavoratori subiscono le scelte scellerate della politica; importante è comprendere che il disegno è chiaro perché dietro lo smantellamento del pubblico impiego si cela la svendita dei servizi. I vigili non hanno copertura assicurativa INAIL mentre i fondi dell’ONA -opera nazionale di assistenza- ove confluiscono i loro contributi, vengono gestiti dall’amministrazione per comprare(!) delle polizze ridicole.

Chiediamo alla stampa di rendere questa protesta, per quanto piccola rispetto a questioni come la povertà, la guerra e l'immigrazione (temi fondamentali per USB) argomento di dibattito politico in una campagna elettorale breve e caotica. I cittadini devono sapere le responsabilità politiche dell'abbandono in cui versa il Corpo Nazionale, soprattutto in un momento dove un evento climatico estremo può devastarne l'esistenza.

 

Coordinamento Nazionale USB VVF