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Viterbo, 5 lavoratori agricoli denunciano con USB gli sfruttatori e ottengono il permesso di soggiorno per grave sfruttamento lavorativo

Viterbo -

Con il supporto del nostro sindacato e dei nostri sportelli legali, 5 lavoratori vittime di sfruttamento hanno ottenuto a Viterbo, con sentenza del Tribunale, il permesso di soggiorno per grave sfruttamento lavorativo. Questo importante risultato parte da lontano, da quando più di un anno fa con insistenza il Coordinamento Lavoro Agricolo e la Federazione USB di Viterbo hanno chiesto alla Prefettura di Viterbo l’apertura di un tavolo sul caporalato. Nella provincia lo sfruttamento lavorativo dei migranti è infatti un fenomeno ben più vasto di quanto appaia: migliaia di lavoratori sono sottoposti a orari infernali e con paghe irrisorie, senza diritti e costantemente ricattati.

L’importanza dell’azione avviata dai 5 lavoratori è un esempi concreto di come oggi è possibile liberarsi dalle catene dello sfruttamento e della irregolarità. Tutto ciò è possibile facendo riferimento ad uno specifico articolo, l'art. 18 del Testo Unico Immigrazione, adottato con D.Lgs. 286/98. L’art. 18 prevede la possibilità di rilascio di uno speciale permesso di soggiorno allo straniero sottoposto a violenza o a grave sfruttamento, quando vi sia pericolo per la sua incolumità per effetto del tentativo di sottrarsi ai condizionamenti di un’associazione criminale o delle dichiarazioni rese in un procedimento penale.

Il permesso di soggiorno per protezione sociale (oggi per motivi umanitari) può essere rilasciato sia in seguito ad una denuncia della vittima (c.d. percorso giudiziario, su proposta o previo parere del Procuratore della Repubblica) sia in assenza di questa (c.d. percorso sociale). Quest'ultima possibilità, di un “percorso sociale”, costituisce l’aspetto più significativo e peculiare della norma, perché lascia libera la persona sfruttata di non esporsi al rischio di ritorsione a seguito di denuncia.

L’Unione Sindacale di Base ha avviato da anni un percorso di organizzazione dei lavoratori migranti, con un progetto di alfabetizzazione sindacale e di formazione di giovani attivisti. E proprio grazie ad uno di questi giovani attivisti che siamo riusciti a contattare ed a convincere i lavoratori di Viterbo ad intraprendere il percorso di emersione dalla irregolarità.

L’importanza degli sportelli di sostegno legale e sindacale per i lavoratori migranti è in questo momento un punto di organizzazione necessario, per il sostegno ai lavoratori migranti.

Invitiamo i lavoratori migranti che pensano di trovarsi in condizioni di sfruttamento a rivolgersi alle federazione dell’Unione Sindacale di Base.

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