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VV.F: USB, QUALE FESTA DI SANTA BARBARA SE SIAMO IN FALLIMENTO COATTO?

DA OGGI FLASH MOB IN TUTTA ITALIA A PARTIRE DA GENOVA

Roma -

“Oggi, 4 dicembre, dovrebbe essere la festa della patrona del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Santa Barbara – dichiara Antonio Jiritano, dell’USB Vigili del Fuoco - ma il condizionale è d’obbligo, perché ormai il nostro è diventato un fallimento coatto. Infatti siamo alla svendita del patrimonio professionale dei lavoratori del Corpo Nazionale, i cui effetti saranno pagati dai cittadini in termini di salvaguardia e tutela dell’incolumità pubblica”.

 

“Già si viveva con l’acqua alla gola, grazie ai tagli di oltre il 32% attuati da tutti i governi. Adesso, con la spending review, va ancora peggio - denuncia Jiritano -  niente mezzi di soccorso, difficoltà con i fornitori per le riparazioni e per l’alimentazione, caserme che cadono a pezzi, insicure per gli operatori del soccorso; organici scarsi, ma riempiti di precari, che non avranno mai un futuro in termini di assunzione. Tanto per completare l’opera di distruzione, ci hanno messo la riforma delle pensioni, così il personale sarà sulle autopompe fino e oltre i 62 anni e con la qualifica di come è entrato, perché nessuno ha più possibilità di avere un passaggio di qualifica. Oltretutto, sono stati capaci di modificare e rendere offensiva pure la prevenzione nei luoghi di lavoro, come se nel nostro Paese gli incidenti non fossero mai avvenuti”.

 

Aggiunge il dirigente USB: “Il 17 ottobre scorso abbiamo presidiato ministero dell’Interno, prendendoci pure le botte, per cercare di mettere un paletto a questa deriva.  Da oggi i lavoratori attueranno una serie flash mob in tutta Italia, a partire dalla città di Genova, dove questa mattina i vigili del fuoco hanno manifestato sotto la Regione Liguria, in concomitanza con l’incontro con il Presidente, Claudio Burlando, a cui hanno consegnato un dossier sullo stato in cui versa il Corpo Nazionale”.

 

“Dopodomani si replica nuovamente al nord – conclude Jiritano - in attesa che l’opinione pubblica prenda coscienza di quale patrimonio di competenze e professionalità il nostro Paese viene privato”.