AREA STAMPA

Dipartimento Comunicazione

Tel./Phone:
(+39) 3456712454

Fax:
(+39) 06 54070448

e-mail:
areastampa@usb.it

Roma, via dell'Aeroporto 129

Argomento:

Delegato RSU licenziato dalla FIS di Montecchio Maggiore: licenziamento illegittimo. Il tribunale ne ordina la riassunzione

Roma -

Il tribunale di Vicenza, sezione lavoro, con procedura d'urgenza, ex art 700cpc, dichiara illegittimo il licenziamento di Giuseppe Morello delegato RSU, con ordinanza cautelare ordina la sua riassunzione immediata.

GIUSEPPE MORELLO ERA STATO LICENZIATO per un comunicato sindacale molto forte contro i cedimenti degli altri componenti RSU e per averlo diffuso tramite la bacheca sindacale elettronica.

Il Tribunale afferma che “il tono violento della Comunicazione... dagli elevati toni accesi, sia riconducibile alla dialettica sindacale... giustificato dall'elevato rango dei diritti di cui si discute”.

Il Tribunale sancisce che la lotta sindacale non è un pranzo di gala, che le vertenze possono essere aspre, conflittuali, che le diatribe anche pesanti tra sindacati sono legittime e che l'azienda non può licenziare per questi motivi.

Va detto pure che il licenziamento è avvenuto nella imminenza del rinnovo delle RSU.

Licenziamento che, inutile nasconderselo, va letto come un tentativo di impedire la sua rielezione e pertanto liberarsi di un delegato che ha sempre sostenuto a viso aperto i diritti dei lavoratori, contro accordi tra azienda e maggioranza RSU che in questi anni hanno tolto dalle tasche dei dipendenti FIS spa migliaia di Euro. E questo del diritto di Giuseppe Morello a candidarsi è l'altro motivo adottato dalla Giudice per l'urgenza dell'ordinanza cautelare. Infatti il tribunale ha ritenuto legittima la domanda di urgenza proprio per consentire al lavoratore di candidarsi nelle liste USB.

Ora, riassunto, Giuseppe Morello si è candidato alle elezioni RSU e continuerà nel suo impegno sindacale.

Esprimiamo la più grande soddisfazione per questo esito, per la riassunzione di Giuseppe.

La lotta sindacale, la tutela dei lavoratori, la richiesta di più diritti, più salario, più potere, ha sempre incontrato ostacoli e soprusi, da parte dei padroni. Nessuna meraviglia dunque.

Quello che serve è che i lavoratori, la parte debole nel rapporto di lavoro, prendano coscienza individualmente e collettivamente di aver ragione, di stare dalla parte del diritto.

La sentenza riconosce e rafforza questi concetti. Non disperdiamo questa conquista.

Ottobre 2025.coordinamento lavoro privato Vicenza