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DOMANI CONFRONTO NAZIONALE: INCOSTITUZIONALE L'ACCORDO CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA IMPEDIAMONE L'APPLICAZIONE, PORTIAMOLO IN TRIBUNALE

Roma -

FORUM

DIRITTI/LAVORO

 

DOMANI CONFRONTO NAZIONALE:

INCOSTITUZIONALE L'ACCORDO CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA IMPEDIAMONE L'APPLICAZIONE, PORTIAMOLO IN TRIBUNALE

 

Roma -  5 febbraio Centro Congressi Cavour

Via Cavour 50 A – ore 15.30

 

Il Forum Diritti/Lavoro, l’Unione Sindacale di Base e la Rete 28 Aprile organizzano il Confronto nazionale “Incostituzionale l'accordo Cgil Cisl Uil Confindustria. Impediamone l'applicazione, portiamolo in tribunale”, che si terrà domani, 5 febbraio, a Roma presso il Centro Congressi Cavour, in via Cavour 50A dalle ore 15.30, a cui parteciperanno lavoratori, giuristi e costituzionalisti ed a cui sono invitate tutte le forze politiche e sociali che intendano contrapporsi alla svolta autoritaria in atto nel nostro Paese.

Il confronto intende analizzare l’accordo sulla rappresentanza, siglato lo scorso 10 gennaio da Confindustria e Cgil Cisl Uil, ed individuare il percorso legale e sindacale per mettere in atto il massimo numero di azioni di contrasto contro questo progetto incostituzionale ed antidemocratico.

Il cosiddetto “testo unico sulla rappresentanza” conferma infatti tutto il peggio degli accordi interconfederali del 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013: la possibilità per gli accordi aziendali di derogare i minimi previsti dal contratto nazionale e di introdurre sanzioni contro chi vuole scioperare, oltre alla rinuncia alla generalizzazione delle elezioni sui posti di lavoro per la nomina degli Rsu; l’ estensione della possibilità di introdurre norme di divieto a “iniziative di contrasto” sindacali anche nei contratti nazionali.

Inoltre l’accordo impone ad ogni organizzazione che voglia avere la benché minima possibilità di fare sindacato sui posti di lavoro (concorrere alle elezioni delle Rsu ed avere le trattenute sindacali dei lavoratori), di accettare le medesime regole e sottomettersi alle stesse sanzioni, che per di più manomettono esplicitamente la recente sentenza della Corte Costituzionale, reintroducendo il necessario requisito della firma del contratto per accedere ai diritti previsti dall’art. 19 dello statuto, dichiarato anticostituzionale dalla Corte solo sei mesi fa.

Intervengono:

Prof. Gaetano Azzariti –  ordinario di Diritto costituzionale Università "La Sapienza", membro dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti.

Giorgio Cremaschi – Rete 28 Aprile

Carlo Guglielmi - Forum Diritti/Lavoro

Pierpaolo Leonardi – Esecutivo confederale USB