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Argomento:

Entrate, 8 ottobre - Lavoro Agile: Stessi diritti, Stesso Salario

Roma -

Lavoro agile: stesso salario stessi diritti.

Questo lo slogan che ha animato il  presidio dinanzi alla sede centrale dell'agenzia mentre finora circa 6.500 lavoratori hanno già seguito da tutta Italia  la diretta della manifestazione.

Una mobilitazione importante e riuscita durante la quale sono state evidenziate tutte le responsabilità dell'amministrazione e dei sottoscrittori dell'accordo del 17 settembre (cisl, uil, unsa, flp ed intesa) che ha configurato il lavoro agile come modalità penalizzante della prestazione lavorativa, ratificando di fatto un abbassamento dei diritti e della retribuzione.

Riconoscimento del diritto ai buoni pasto, rimborso spese per le utenze, fruizione dei permessi orari  sono state le principali rivendicazioni emerse durante la giornata, unitamente alla denuncia dei tentativi volti a dilatare, attraverso il lavoro agile, l'orario di lavoro ed introdurre inaccettabili ed indebite forme di controllo.

Al termine del presidio una delegazione dell'usb é stata ricevuta dal Dott. Palumbo e dal Dott. Egidi per rappresentare le rivendicazioni alla base della mobilitazione.  In particolare abbiamo invitato i vertici a non nascondersi dietro tecnicismi e ad assumere una decisione politica diretta a riconoscere ai lavoratori quanto spetta.  

Pur ritenendo la risposta dell'amministrazione interlocutoria e insoddisfacente ci è stato riferito che è allo studio un provvedimento normativo all'interno della legge di stabilità contenente risorse da destinare per compensare le spese che i lavoratori hanno sostenuto e stanno continuando a sostenere durante il lavoro agile. Seguiremo naturalmente l'iter normativo e come si configurerà eventualmente tale forma di indennità sostitutiva. Ma naturalmente la mobilitazione non si ferma e valuteremo le prossime iniziative da mettere in campo. 


Una cosa peró è certa: la giornata di oggi è stata una boccata di ossigeno poiché ha rotto quel silenzio che da troppo tempo avvolge i posti di lavoro restituendo la parola ai lavoratori. Si riparte da qui per le battaglie presenti e per quelle future.