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La mobilitazione antirazzista e solidale di Catania ha contribuito allo sbarco di tutti i naufraghi sequestrati da giorni nel porto

Catania -

Nel primo pomeriggio di martedì 8 novembre si è diffusa la voce che il "carico residuale" a bordo delle navi Ong Humanity1 e Geo Barents, da giorni ormeggiate nei moli del porto di Catania, stava per toccare terra. La voce, per la felicità dei naufraghi ostaggio del governo italiano e di chi in questi giorni si è mobilitato nei pressi delle due navi per chiederne lo sbarco, è poi diventata realtà.

La svolta è avvenuta quando il team medico dell'Asp  è salito a bordo della Geo Barents e poi della Humanity1 per rivalutare la situazione, dopo che Medici Senza Frontiere aveva denunciato le difficili condizioni dei 212 naufraghi sequestrati sulla Geo Barents. I medici hanno constatato e dichiarato che "il loro stato di salute era incompatibile con la permanenza a bordo" e, quindi, sarebbero dovuti scendere già appena giunti nel porto di Catania.

L'USB in questi giorni, com'è già accaduto nel 2018 con il sequestro governativo dei profughi a bordo della nave militare Diciotti, ha manifestato al porto di Catania assieme a tutte le antirazziste e gli antirazzisti catanesi nei due presidi attivati presso i moli.

Siamo certi che alla liberazione del "carico residuale", oltre alla decisione dei comandanti delle due navi di non salpare senza che si procedesse allo sbarco di tutti i naufraghi, e all’intervento risolutivo dei medici dell'Asp, abbia fortemente contribuito la  decisa mobilitazione antirazzista e solidale che si è manifestata anche in città con le studentesse e gli studenti che hanno dato vita nella giornata di ieri a varie assemblee autogestite presso  istituti scolastici.

L’ USB Confederazione  di Catania invita ed impegna tutti le cittadine ed i cittadini, tutte le lavoratrici ed i lavoratori a rimanere vigili, perché la liberazione dei naufraghi non deve far dimenticare che il governo italiano ha deciso di applicare nei confronti dei migranti che riescono ad arrivare nei porti italiani, la selezione arbitraria effettuata con modalità approssimative e disumane.

È il caso di non dimenticare che impedendo la regolarizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori migranti presenti sul territorio italiano, il governo e l'UE alimentano lo sfruttamento, il razzismo e l'odioso fenomeno del "carico residuale".

Confederazione USB Catania
- USB Lavoro Privato Catania 
- USB Pubblico Impiego Catania
- Federazione del Sociale USB Catania