Legge sullo sciopero. Lutrario USB: “Salvini parla di una legge che non conosce e non sta rispettando. I lavoratori stanno chiedendo più salario, meno flessibilità e vogliono essere ascoltati”
“L’attacco al diritto di sciopero del ministro Salvini è senza precedenti. Se un esponente del governo si permette di aggirare la legge, come sta facendo lui riducendo il nostro sciopero di domani assolutamente regolare, e nessuna autorità prende parola o interviene, vuol dire che la democrazia è in pericolo”. A dichiararlo è Guido Lutrario dell’esecutivo nazionale confederale dell’USB.
“Salvini vuole rivedere una legge che neanche conosce e che non sta rispettando. Dia piuttosto un’occhiata in Europa e prenda atto che abbiamo in Italia la legge più restrittiva del continente. Quando i lavoratori scioperano in tanti hanno diritto di essere ascoltati, altrimenti è giusto che continuino a scioperare. Così dovrebbe funzionare un paese democratico. In Italia, invece, a scioperi che raccolgono anche il 70 o il 90% delle adesioni, i padroni si girano dall’altra parte”.
“Le proteste dei lavoratori rispondono ad un legittimo bisogno di salario che né il governo, né i padroni e neppure le organizzazioni sindacali tradizionali vogliono ascoltare, continuando a firmare accordi bidone. Se vogliono raffreddare il conflitto devono ascoltare chi manda avanti questo Paese” conclude Lutrario.