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Lutrario (USB) su proposta Landini per il 29 marzo a via dei Frentani: basta ambiguità

Nazionale -

“Basta con le ambiguità. Non si può condividere la piazza con chi vuole il riarmo e poi il giorno dopo convocare una riunione per pace e il disarmo. Così come non si può non firmare i contratti del settore pubblico perché non rispettano l’andamento dell’inflazione e poi firmare quelli dei lavoratori privati che pure non rispettano l’inflazione”.

“Sul piano ReArm Europe bisogna essere chiari e netti e servirà anche un programma di lotte e di mobilitazioni che permetta alla maggioranza del Paese di disertare la chiamata alle armi. Dalla scuola al mondo dei trasporti, dalla ricerca alle fabbriche fino alla logistica bisogna mettere in campo un forte movimento di lavoratori e lavoratrici che si oppone alla guerra. Ma per farlo serve coerenza anche sulle politiche sindacali ed è questa che manca alla Cgil, che invece continua a firmare accordi inguardabili”.

“Già oggi aeroporti, linee ferroviarie e porti sono utilizzati per le operazioni militari e dovremo mettere in campo le azioni necessarie per permettere ai lavoratori di sottrarsi a tutte quelle azioni alle quali li stanno obbligando di oggettiva complicità con le guerre. I lavoratori non vogliono essere complici della guerra e il movimento sindacale si deve porre il problema di come difendere e sviluppare le azioni di diserzione dalla guerra. Landini però è molto lontano da tutto questo e il suo appello è solo fumo negli occhi. La lotta per la pace è una cosa seria e servono innanzitutto serietà e coerenza”.

A dirlo Guido Lutrario, Esecutivo Confederale USB