Vi scriviamo in qualità rappresentanti sindacali in servizio presso tutti gli Uffici Giudiziari d'Italia.

Vogliamo portare alla vostra attenzione la vicenda che riguarda dodicimila lavoratrici e lavoratori del Ministero della Giustizia, di cui facciamo parte, precarie e precari.

Da anni attendiamo risposte sul nostro futuro professionale e personale e tra dodici mesi

resteremo a casa per metà.

Il programma di stabilizzazione di dodicimila diverse figure professionali, vincitrici di diversi concorsi pubblici, formate ed essenziali per il funzionamento della macchina della giustizia, infatti, non è chiaro nei contenuti ed è, anche nei numeri di coloro che saranno stabilizzati, irricevibile anche alla luce delle gravissime carenze di organico del comparto giustizia.

Come RSU precarie sentiamo la responsabilità di chiedervi un supporto concreto nella lotta

per la stabilizzazione di tutte e tutti che stiamo portando avanti.

Vi invitiamo perciò a partecipare, martedì 24 giugno dalle 11:00 alle 13:00, all'assemblea online su piattaforma Teams e ai tanti presidi territoriali del 1° luglio 2025 che in quella assemblea organizzeremo con tutte e tutti coloro che vorranno dare il loro contributo, in continuità con tutte le nostre precedenti iniziative.

La data del primo luglio è fortemente simbolica: segna i dodici mesi che separano la metà di noi dal primo giorno di disoccupazione e segna il primo giorno dell'inesorabile declino della giustizia italiana, già in grave sofferenza a causa delle mancate assunzioni di personale degli ultimi decenni.

Si tratta di evidenze oggettive che produrranno un grave arretramento dei diritti nel nostro Paese.

Di questo passo, infatti, il primo luglio 2026 l'Italia avrà seimila disoccupati in più e vedrà la chiusura di numerosi servizi essenziali all'interno di tutti gli uffici giudiziari italiani, con ulteriore rallentamento dei tempi e della qualità della giustizia italiana.

In allegato, locandina e link all'assemblea del 24/6 da fare girare per dare visibilità ai due appuntamenti essenziali del 24/6 e del 1/7.

Senza la stabilizzazione di tutte e tutti non c'è e non ci sarà giustizia.