STMicroelectronics: tagli ad Agrate mentre gli impianti sono saturi. USB: "Il Governo riconvochi subito il tavolo e assuma un ruolo pubblico nella vertenza".
Mentre STMicroelectronics prevede la piena saturazione produttiva per il prossimo trimestre, annuncia che 97 lavoratori precari ad Agrate non verranno stabilizzati. È l’inizio dell’attuazione di un piano industriale che abbiamo già definito irricevibile: invece di investire sull’occupazione, si sceglie la strada dei tagli.
Non c’è alcuna giustificazione economica o industriale per questa operazione. È una scelta politica dell’azienda, a cui deve corrispondere una risposta altrettanto politica da parte del Governo.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy deve riconvocare immediatamente il tavolo nazionale: per fermare i tagli, garantire la piena occupazione, rivedere il piano industriale e affermare un ruolo pubblico nelle scelte strategiche di un’impresa che riceve miliardi di fondi statali ed europei.
Serve una politica industriale degna di questo nome: che tuteli il lavoro, governi le transizioni e impedisca che multinazionali come ST decidano da sole il destino di migliaia di lavoratori e interi territori.
A dirlo Sasha Colautti per l'esecutivo nazionale confederale e responsabile dell'industria per l'Unione Sindacale di Base