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USB sfida Salvini: venerdì 6 alle ore 10.00 in presidio di fronte al MIT: "Salvini faccia il suo dovere e accolga le istanze di chi lavora, invece di continuare la sua crociata contro il diritto di sciopero"

Nazionale -

Mentre il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini continua la sua crociata contro il diritto di sciopero, i lavoratori e le lavoratrici del settore trasporti continuano a subire un costante peggioramento delle condizioni di lavoro ed erosione dei propri diritti.

Dai porti, passando per ferrovie, aeroporti e trasporto pubblico locale, i problemi che ogni giorno deve affrontare chi ci lavora si moltiplicano. Sul piano della sicurezza, con i rischi dovuti ai continui tagli alle misure salvavita per risparmiare cui si uniscono quelli di aggressione per chi lavora al pubblico, è sotto gli occhi di tutti come si sia arrivati ad un punto di non ritorno. I salari continuano ed essere fermi al palo, non ostante l’inflazione cresce ed arrivare a fine mese è sempre più difficile. Anche sul piano della democrazia sindacale, con i casi del rinnovo CCNL Porti e delle RSU Ferrovie e RFI, la situazione è decisamente grave. In tutto questo fioriscono gli appalti ed i subappalti, spinti dalla volontà di accumulare sempre maggior profitto, che spingono verso il basso le tutele in ogni ambito lavorativo.

"Non ostante questo contesto desolante il Ministro continua ad attaccare il diritto di sciopero, dimenticandosi che, già nell’autunno del 2023, aveva perso la sua battaglia con il ricorso della nostra organizzazione accolto dal TAR: già quella volta disubbidimmo alle sue precettazioni arbitrarie, siamo pronti a farlo di nuovo

In Italia la legislazione anti sciopero è la più restrittiva d’Europa, rendendo quasi impossibile effettuare uno sciopero nei settori essenziali: non ostante il rispetto di tutte le norma, Salvini ha deciso di reiterare la sua crociata contro l’unico strumento rimasto in mano a chi lavora per farsi sentire.

Sfidiamo il Ministro Salvini, venerdì 6 in presidio di fronte al MIT: faccia il suo dovere e accolga le istanze di chi lavora, invece di continuare la sua crociata contro il diritto di sciopero".

A dirlo, Francesco Staccioli per l'esecutivo nazionale confederale dell'Unione Sindacale di Base